• Il Palio storico giuoco dell’oca è una manifestazione di ispirazione storica che ogni anno anima la città nella seconda domenica di agosto.
    Ricaviamo notizia di un certo “gioco dell’oca” dallo storiografo cagliese Antonio Gucci che nei suoi Annali lo inserisce nell’elenco dei giochi che si disputavano a Cagli nel 1543, senza fornirne però ulteriore descrizione. Questo dato sarà il punto di partenza per la ben più recente tradizione del palio storico la cui prima edizione risale al 1987.
    A sfidarsi sono i quattro quartieri cittadini contrassegnati dai tradizionali colori:
    Sant’Agostino (rosa e nero), Sant’Andrea (giallo e azzurro), Sant’Angelo (rosso e blu) e San Francesco (rosso e verde).
    Il gioco trae ispirazione dal tradizionale gioco da tavola, ma si realizza all’aperto, dal 2002 negli spazi dell’Arena di Sant’Emidio, precedentemente nel suggestivo scenario di Piazza Matteotti. A fare da segnapunti un rappresentante di ciascun quartiere che avanza di postazione in postazione a seconda dell’esito del lancio del dado. Obiettivo del gioco è raggiungere l’ultima casella, la numero 54 che raffigura San Geronzio con i suoi simboli: il putto e l’oca bianca. A complicare il percorso una serie di sfide a duello tra i diversi quartieri il cui esito conferma l’avanzamento del giocatore o ne stabilisce l’arretramento al punto precedente al tiro di dado.
    Raggiunta la casella di arrivo al quartiere vittorioso viene consegnato il palio, la statua in metallo dell’oca simbolo del Santo patrono. Possono iniziare così ufficialmente i festeggiamenti presso le taverne, aperte già dalla sera prima, che propongono per ogni quartiere una selezione di piatti tipici locali.
    Prologo della disputa è il corteo storico, che con i suoi 450 figuranti in preziosi abiti rinascimentali, ridisegna le vie cittadine per riconsegnarle ai fasti del pieno ‘500. Tra i partecipanti illustri anche il Duca di Urbino accompagnato dal podestà e da grandi ufficiali.
    Il giorno del palio è preceduto dalla cerimonia di investitura dei capitani di quartieri, riproposta con estrema fedeltà storica. La cerimonia si chiude nella Basilica Cattedrale con l’accensione della lampada votiva in onore di San Geronzio per invocare la protezione del Santo patrono.

    Dal 2003 sia affianca al Palio il Paliotto che si disputa la prima domenica di agosto. Le modalità di svolgimento sono affini a quelle del tradizionale Giuoco dell’Oca, ma a sfidarsi e rappresentare il proprio quartiere sono bambine e bambini tra i 10 e i 14 anni.
    L’organizzazione dell’evento è a cura dell’Associazione Giochi Storici Cagli.