• Il ponte Mallio rappresenta una delle più imponenti costruzioni romane sull’asse viario della consolare Flaminia. Viene innalzato, probabilmente in età repubblicana, alla confluenza del torrente Bosso con il Burano. Il nome con cui viene storicamente indicato risale all’erronea interpretazione di un’epigrafe posta a memoria di M(arcus) Allius che in epoca augustea ne promosse il restauro.
    Si struttura in unico arco semicircolare dal diametro di 11,66 metri realizzato tramite 21 cunei perfettamente tagliati e posti a secco l’uno accanto all’altro. Il materiale impiegato per questa possente opera pubblica è un particolare tipo di pietra denominata breccione o localmente detta pietra grigna, proveniente da un’antica cava poco distante dalla vicina località Foci. Di più recente impiego la pietra corniola da farsi risalire ad un successivo intervento di reintegrazione di epoca augustea.
    Zona di passaggio per molti pellegrini e romei che transitavano già in epoca medievale sulla via Flaminia, sin dal 1478 il ponte ospitava la piccola chiesa di Santa Maria Santissima Annunziata visitata da molti fedeli in ossequio alla miracolosa immagine della Madonna del Ponte ora conservata presso la Chiesa di Santa Chiara. L’edificio sacro, cui si affiancava una porta, costituiva il punto di ingresso al borgo, disciplinando il pubblico accesso al centro cittadino. Venne demolita nel 1898 per rendere più agevole il transito viario.